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A Montreux, sulle tracce di Freddie Mercury e dei Queen

1 Maggio 2019 - Europa, I miei viaggi, Svizzera
A Montreux, sulle tracce di Freddie Mercury e dei Queen

Montreux è una piccola e graziosa cittadina svizzera che si affaccia sul Lago di Ginevra, molto amata da personaggi famosi quali Chaplin, Hemingway, Lord Byron, Nabokov, Rilke, che in diverse epoche vi soggiornarono.

Dal 1987, grazie alla presenza dei Mountain Studios, ha iniziato ad ospitare i Queen e in particolar modo il frontman della band, Freddie Mercury, che la amava moltissimo, tanto da dedicarle una canzone, “A Winter’s Tale”, nella quale così ne parla: “vuoi che la tua anima trovi la pace vai a Montreux”.

Inoltre, sulla copertina dell’album “Made in Heaven”, uscito a novembre del 1995, a quattro anni di distanza dalla morte di Freddie Mercury, è rappresentata la famosa statua che gli è stata dedicata, con il pugno alzato verso il cielo e la band dietro di lui, sullo sfondo del lago e della Duck House.

I Queen si esibirono due volte a Montreux, entrambe al Petit Palais, poiché l’Auditorium Stravinsky all’epoca ancora non esisteva.

Le Petit Palais Montreux
Le Petit Palais

I Mountain Studios

I Mountain Studios videro la luce nel 1976 cinque anni dopo che un incendio distrusse il Casinò di Montreux durante un concerto di Frank Zappa. Alla riapertura del Casinò vi furono ricompresi anche questi studi di registrazione, all’avanguardia, probabilmente i migliori esistenti all’epoca e fra i primi al mondo a possedere due registratori a 24 tracce. Proprio per questo richiamavano artisti del calibro di David Bowie, The Rolling Stones, Led Zeppelin, AC/DC, Michael Jackson e altri. Furono immediatamente presi in gestione da un giovane ingegnere del suono, David Richards.

I Queen e i Mountain Studios

I Queen approdarono per la prima volta ai Mountain Studios nel 1978, per registrare il loro settimo album, “Jazz”.

Da quella data ha inizio la storia musicale dei Queen a Montreux.

Luglio 1978: “Jazz” (Queen)

Marzo 1979: “Live Killers” (Queen)

Luglio 1979: acqistarono gli studi, di cui furono proprietari fino al 1993 e in cui registrarono sette album

Febbraio 1980: “Fun In Space” (Roger Taylor)

Agosto 1981: “Hot Space” (Queen).  Nello stesso periodo fu composta “Under Pressure”, insieme a David Bowie, nel corso di una jam session casuale e spontanea, brano che fu poi incluso proprio nell’album “Hot Space”.

Marzo 1983: “Strange Frontier” (Roger Taylor)

Dicembre 1985: “A Kind Of Magic” (Queen)

Marzo 1987: “Shove It” (Roger Taylor)

Giugno 1987: “Barcelona” (Freddie Mercury)

Luglio 1988: “The Miracle” (Queen)

Settembre 1989: “Mad: Bad: And Dangerous To Know” (Roger Taylor)

Novembre 1989: “Innuendo” (Queen)

Gennaio 1991: “Made In Heaven” (Queen)

Maggio 1991: Freddie Mercury incide “Mother Love”. L’ultima strofa fu però cantata da Brian May, perché Freddie non riuscì a terminarla. Ormai molto debilitato dalla malattia, disse che gli era necessaria una pausa e che sarebbe tornato per completarla. Questo purtroppo non riuscì a farlo, non facendo mai più ritorno negli Studios.

Giugno 1991: “Back To The Light” (Brian May)

Febbraio 1993: Cessione dei Mountain Studios di nuovo a David Richards, che ne rimase proprietario fino al loro smantellamento, nel 2002, quando i proprietari del Casinò lo “sfrattarono” sulle montagne di Altalens.  

Agosto 1995: “Made In Heaven” viene terminato utilizzando le registrazioni lasciate da Freddie (Queen)

Un aneddoto racconta che subito fuori dagli Studios, nel 1978 Brian May, nel corso di un violento temporale, registrò manualmente il tuono presente sul finale di “Dead On Time”, inserita nell’Album “Jazz”. 

Dai racconti di David Richards si è saputo inoltre che Freddie amava ordinare direttamente al bar del Casinò lo champagne. Infatti c’è all’interno un citofono che era preposto a questa funzione.

Ad oggi, dei vecchi Studios, resta il Queen Tribut Wall, su cui i fan lasciano il loro saluto.

Attualmente i locali dei vecchi Mountain Studios sono stati aperti al pubblico a seguito dell’iniziativa voluta dalla città di Montreux e dal Mercury Phoenix Trust (associazione fondata nel 1992 da Brian May e Roger Taylor per la diffusione della conoscenza e della lotta all’AIDS), il museo “Queen – The Studio Experience”.

Queen – The Studio Experience

All’interno del Casinò Barrière di Montreux è dedicata ai Queen un’esposizione permanente, la cui inaugurazione per il 2 dicembre 2003, è comunicata dalla Queen Production.

Nell’esposizione, accompagnati dalle migliori canzoni, è possibile trovare tanti cimeli originali della band e di Freddie Mercury, costumi di scena, testi di canzoni scritti a mano su foglietti di ogni tipo, interviste, strumenti musicali originali e altri riproduzioni fedeli, oggettistica, foto, pezzi unici di collezionismo musicale.

I Mountain Studios originali

In origine gli studi erano dislocati su due piani, con la sala di controllo e lo studio di registrazione al piano superiore, dove venivano suonati gli strumenti e dove le canzoni prendevano forma.

La stanza, che era collegata con un citofono e con tv a circuito chiuso con la sala mixer, era divisa in due zone che potevano essere utilizzate in base alla necessità di avere un audio più soft (con pareti che riflettevano meno il suono) o un audio simil live. In tal caso la band suonava in una zona con le pareti rivestite di pietra.

La sala di registrazione è stata purtroppo inglobata nel Casinò, ma la sala di controllo è rimasta pressoché intatta (è stato sostituito, con una riproduzione fedele, soltanto il mixer, il Neve 8048, il cui originale si trova oggi presso il Svenska Grammofonstudion di Goteborg, in Svezia). La maggior parte invece degli impianti e delle apparecchiature audio disposti nelle vetrine sono originali.

Vi è inoltre, sempre nella sala di controllo, l’indicazione del punto esatto in cui Freddie si sedeva al mixer. E’ possibile infine vedere, a terra, una targa in ottone che indica il punto esatto in cui egli canto per l’ultima volta, durante l’incisione delle tracce vocali di “Mother Love”. Accanto alla porta, poi, le pagine scritte a mano con le parole di “A Winter’s Tale” e “Mother Love”.

Il museo si trova in Rue du Théâtre 9, all’interno del Casino Barrière de Montreux, ed è visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 22.

I luoghi di Freddie Mercury a Montreux

L’Hotel Palace

Nel corso dei primi soggiorni a Montreux Freddie Mercury soggiornò all’Hotel Palace, in Avenue Claude-Nobs 2, un elegante albergo di lusso, costruito agli inizi del XX secolo. Ancora oggi la suite in cui alloggiava porta il suo nome.

La Duck House

Nel 1980 Freddie decise invece di affittare una casa di legno sul lago, che si trova in Rue du Lac 165, a Clarens poco a nord di Montreux, e che chiamò la “Duck House”. Sembra che il nome datole scherzosamente da Freddie, e che ancora oggi la identifica, derivi dal fatto che il proprietario avesse scelto tantissime papere in legno come motivo di arredo, posizionandone ovunque.

All’inizio degli anni 2000 la casetta in legno, famosa anche per essere presente anche sulla copertina dell’album “Made in Heaven”, presentava segni di degrado e di abbandono, ma successivamente, grazie ai lavori di restauro, tornò agli antichi splendori.  

Alle spalle della casetta in legno c’è poi la moderna villa di 200 metri quadri in cui Freddie alloggiò durante i soggiorni a Montreux, spesso insieme agli altri membri della band durante i periodi di registrazione.

La casa è una proprietà privata e non è quindi visitabile, ma navigando nei portali di alloggi è possibile trovarla e affittarla per periodi minimi di 4 giorni e a cifre piuttosto elevate!

La Duck House Montreux
La Duck House

L’appartamento sul Quai des Fleurs

Nell’ultimo periodo Freddie abitò in un appartamento che si trova in Rue de Bon-Port 15, affacciato sulla bellissima passeggiata del lungolago di Montreux. Nel 1991 ne iniziò la ristrutturazione, pur nella consapevolezza che non ne avrebbe mai visto il completamento, ma ciò gli fu di molto aiuto sia per esprimere, come sempre, la sua passione per l’arredamento d’interni che per distrarlo dalla malattia che lo stava uccidendo.

Il 10 novembre 1991 Freddie lasciò per l’ultima volta l’appartamento e Montreux per tornare nella sua casa di Londra, dove morì il 24 novembre.

Freddie Mercury appartamento Montreux
L’appartamento sul Quai des Fleurs

Il Freddie Mercury Memorial

Il richiamo più forte per i fan a Montreux è la statua in bronzo in onore di Freddie Mercury, che è stata realizzata dalla scultrice ceca Irena Sedlecká (membro della Società Reale Britannica di Scultura) e donata alla città di Montreux dai Queen e dal Freddie Mercury Estate.

La statua fu inaugurata il 25 novembre del 1996, alla presenza dei genitori di Freddie, Bomi e Jer Bulsara, di Montserrat Caballé, Brian May e Roger Taylor. John Deacon invece, dopo la morte di Freddie si ritirò dalle scene e ora vive nel quasi completo anonimato).

La statua si trova in ” Place du Marché”, vicino al padiglione del mercato coperto. 
Il piedistallo con la targa furono posizionati  solo successivamente, infatti nelle prime foto non è presente. 
La targhetta applicata sulla statua recita l’ormai celebre richiamo a Freddie: “LOVER OF LIFE – SINGER OF SONGS” 

Il “Bazar Suisse”

Sulla Grand Rue al numero 24, di fronte al mercato coperto, vi è il Bazar Suisse, dove è possibile trovare molti articoli sui Queen e su Freddie Mercury in esclusività mondiale. Molti di questi articoli, per un accordo con la Queen Management, non possono essere spediti, e sono riservati ai fan che si recano a Montreux.

Le celebrazioni

Montreux ricorda ogni anno Freddie Mercury a settembre, in occasione del suo compleanno, con l’evento “Freddie Mercury Memorial Day”, giunto quest’anno, 2019, alla diciassettesima edizione.

Nell’occasione si terrà una festa, presso il Casinò Barrière, per il 73° compleanno di Freddie, organizzata dal Mercury Phoenix Trust. Il tema sono i cappelli, come alla festa per il suo 39° compleanno, ma i biglietti, purtroppo, sono già esauriti da tempo.

Siti di interesse

www.mercuryphoenixtrust.com/studioexperience/

www.montreuxcelebration.com/fr-182-freddie-celebration-days-2019.html

http://www.queenonline.com/

http://www.freddiemercury.com/

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23 pensieri su “A Montreux, sulle tracce di Freddie Mercury e dei Queen

Annalisa

Ti scrivo mentre siamo in viaggio per andare a scegliere un bel camper!!! Leggo spesso i tuoi articoli e questo… wow! Non si può non andare in questo paradiso! Tra L altro giro l’articolo ad una mia amica che è una patita di Freddie

Risposta
    wp_10324959

    Grazie! Bello, sono contenta che stiate prendendo un camper, il massimo della libertà in viaggio. Occhio al peso se volete andare in Svizzera 🙂

    Risposta
Sabrina Balugani

Freddy e i Queen sono da tempo una delle mie passioni musicali più intense. E viverlo con questo tuo post sulla città di Montreux mi rende malinconica da un lato e interessata a saperne di più dall’altro.

Risposta
    wp_10324959

    Ci sono molti libri interessanti da leggere, soprattutto quelli scritti da persone che gli erano vicine, come Peter Freestone, suo assistente, o Jim Hutton, il ssuo compagno degli ultimi anni, di cui Freddie portava anche l’anello. All’inizio lo teneva in casa e se lo toglieva quando usciva, poi, su lammentela di Jim, lo ha tenuto sempre

    Risposta
francesca

Ho appena finito di leggere una biografia di Freddy, dopo aver visto il film che ho adorato. Grazie per questo post, perché a Montreaux mi sono limitata a visitare il castello, non avevo idea che ci fosse una statua dedicata a Freddie!

Risposta
    wp_10324959

    Come puoi vedere c’è ben altro che la statua 😀 Quanto al film…. io l’ho bocciato in pieno, immagine caricaturale di Freddie e pieno di falsi e omissioni

    Risposta
Michela

Non sono un amante dei Queen ma questo articolo è davvero interessante e molto dettagliato! Si vede proprio che ne sei appassionata 🙂

Risposta
Claudia

Wow deve essere stata un’esperienza bellissima! Mio marito adora i Queen adorerebbe visitare questo posto.

Risposta
    wp_10324959

    Beh, può essere un’idea per un regalo di compleanno o di anniversario, un w.e. è sufficiente per iniziare 😀

    Risposta
Monica

Quante notizie! Una bellissima cittadina resa unica dal passaggio di una delle piú grandi band. Quell’esposizione di cimeli merita da sola un viaggio! Peccato non poter visitare la Duck House.

Risposta
    wp_10324959

    Merita davvero, oltretutto è un posto davvero bello!

    Risposta
Cristina

Devo far leggere questo articolo a mio.marito che è appassionato di Freddie! A Zanzibar mi ha portato a vedere la.sua casa…sarebbe bellissimo portarlo qui!

Risposta
anna di

Mio marito adora i Queen, appena ho letto il titolo del post glielo ho subito girato, a scatola chiusa. Ma ho fatto benissimo. Grazie per le foto, per l’immersione totale in Freddy e nei Queen, articolo davvero molto suggestivo. Ah mio marito ti fa i complimenti!

Risposta
Giovy Malfiori

Ho vissuto in Svizzera per anni e sono andata spesso a Montreux per due motivi: volevo vedere la città in cui viveva una delle protagoniste di “Là sui monti con Annette” e poi per il suo Jazz Festival. Il legame con la musica , in quella città, è qualcosa di serio.

Risposta
Blery&Ily

Visitare città non solo belle ma anche piene di storia dev’essere molto emozionante.

Blery&Ily
https://thesprintsisters.com

Risposta
Sara Chandana

Lover of life è meraviglioso! Da amante della musica, e di un determinato tipo di musica in particolare, ho gongolato leggendo questo post. Mi sono sentita come se fossi davanti una tavola imbandita con tutte le mie pietanze preferite ah ah ah

Risposta
Silvia

Non sapevo che Montreaux avesse ospitato questi famosi artisti nè conoscevo il legame con i Queen, una scoperta davvero! Grazie per il tuo racconto, mi hai dato uno spunto per un weekend, credo sia facilmente raggiungibile anche in auto dal nord Italia!

Risposta
Annalisa

Ho amato i Qeen, ho amato il film sui Queen, non posso perdermi la mostra permanente a Montreux, grazie per la dritta!

Risposta
Veronica | Lost Wanderer

Il mio ragazzo amerebbe questi luoghi, lui adora la musica dei Queen e grazie a lui ho imparato ad apprezzarli anche io. Devo proporgli di andarci un giorno.

Risposta
Roberta

Non ero assolutamente a conoscenza di questa connessione tra Montreux e i Queen. Visto che adoro i Queen ci farò un pensierino!

Risposta
Cristiana

Ho ereditato la passione per i Queen da mia mamma, che durante la gravidanza li ascoltava spesso, sopratutto dopo essersi resa conto che smettevo di scalciare quando metteva una loro canzone. Fanno parte non solo della storia della musica, ma proprio della storia in generale!

Risposta
inviaggiocolbisonte

Anche noi siamo andati a Montreux in camper! E’ stata la nostra prima (e per ora unica) esperienza in famiglia e l’abbiamo noleggiato in occasione dei mercatini di Natale. Bellissima esperienza!

Risposta
    wp_10324959

    Non sapevo facessero dei mercatini di Natale anche a Montreux, grazie per l’info

    Risposta

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